FIGLIE dell’ISLAM – Lilli Gruber
Shabara e Tiyaba, nate in Inghilterra da una famiglia pakistana, Asmaa, egiziana, ha una cicatrice che non guarirà mai, Husnia, madre di una docente universitaria nello Yemen, M., psicoanalista saudita, hanno guidato per protestare contro la legge che vieta alle donne di guidare, Khadija, ha indossato l’Hijab per per condurre il tg su Al-Jazeera, Hayrunisa, sposa di un lider turco, Meriam, a Tangeri scriveva la tesi di dottorato sulla condizione delle prostitute, sono solo alcuni esempi di donne coraggiose che credono in Dio e il Corano, e questo le spinge a lottare per la democrazia nel mondo musulmano.
Introduzione
Aneddoti personali
Recensione
Citati dalle copertine interne del libro, perché è troppo bello:
LILLI GRUBER, giornalista e saggista, prima donna a presentare un telegiornale in prima serata, dal 1988 segue come inviata per la RAI tutti i principali avvenimenti internazionali. Nel giugno 2004 viene eletta al Parlamento europeo. Nel 1990 ha scritto con Paolo Borella per la Rai-Eri Quei giorni a Berlino; con Rizzoli ha pubblicato i bestseller I miei giorni a Baghdad (2003), L’altro Islam (2004), Chador (2005) e America anno zero (2006).
Citato il testo della copertina posteriore: Dall’Arabia Saudita al Marocco, dall’Egitto alla Turchia, le donne dell’Islam sono in marcia per conquistare i loro diritti. Il loro alleato è il Corano. Solo loro possono costruire un futuro di sicurezza e democrazia per il mondo musulmano.